Demoni: io, nessuno e centomila

Demoni: io, nessuno e centomila

Come prosecuzione ideale del gruppo di lettura under 30 Tabù: dove non vogliamo volgere lo sguardo, nel 2022 il Gdl under 30 è entrato a far parte del progetto di promozione della lettura Leggermente, con un nuovo percorso di lettura intitolato Demoni: io, nessuno e centomila. Mantenendo gli incontri sulla piattaforma Google Meet per agevolare la partecipazione, abbiamo deciso di affrontare un nuovo macrotema - l’identità - individuando rispettivamente quattro sottotemi specifici da affrontare in ciascuna sessione del gruppo. 

Da gennaio a maggio 2022, abbiamo discusso di ricordi e traumi, della società contemporanea e dei corpi che la abitano, di capitalismo e pressioni sociali fino a concludere il percorso affrontando il tema delle radici e della formazione della nostra identità in quanto individui.

Nel nostro presente complesso e pieno di contraddizioni, in cui sembra che non (ci) bastiamo mai e siamo costantemente in conflitto con noi stessi e con gli altri, sentiamo bisogno di trovare il nostro posto nel mondo anche cercando di mettere in discussione ciò che ci impone la società che, con i suoi ritmi frenetici e le sue continue richieste di perfezione, ci vorrebbe sempre produttivi e sorridenti.

Con il macrotema dei Demoni – ovvero, l’individuo nel suo essere e nel suo rapporto con la società – abbiamo creato un nuovo percorso letterario in cui i testi selezionati sono stati come sempre uno spunto per poi discutere e confrontarci su diverse tematiche contemporanee.

Demone #1 - Demoni: l’identità → Con la lettura di Trauma di Patrick McGrath, abbiamo affrontato il tema dell’identità e abbiamo cercato di riflettere su quanto e in che modo ricordi, traumi, esperienze e desideri siano in grado di influenzare le nostre identità, molto spesso con il rischio di definirci e di conseguenza limitarci nella nostra espressione personale e nel rapporto con gli altri.

Demone #2 - Io: il corpo → Grazie alle letture di Invisible monsters di Chuck Palahniuk e Grass*. Strategie e pensieri per corpi liberi dalla grassofobia di Elisa Manici, la discussione si è incentrata sul tema del corpo, del nostro rapporto con la parte più fisica della nostra identità e di come questa viene percepita all’interno della dimensione socio-culturale contemporanea. In bilico fra espressione dell’io e trappola sociale, abbiamo riflettuto sullo statuto del corpo come prodotto nei media e delle ricadute psico-sociali di molti fenomeni contemporanei che riguardano la nostra fisicità.
Un ulteriore approfondimento sul tema del corpo è stato offerto grazie all’incontro con il trapiantologo e filosofo pratico Piero Celoria, con cui abbiamo avuto l’opportunità di discutere e confrontarci sul rapporto fra corpo, alterità e identità, in relazione soprattutto all’ambito della donazione di organi e, per contrappunto, della chirurgia plastica ed estetica.

Image

Demoni: io, nessuno e centomila

Demone #3 - Nessuno: la società → Con la lettura di Realismo capitalista di Mark Fisher, abbiamo discusso di come il modo di produzione capitalistico abbia trasformato la società e il mondo del lavoro e di come spesso questo paradigma produttivo sia in grado di influenzarci inconsciamente in ogni scelta che compiamo, rischiando così che la nostra identità venga schiacciata dall’omologazione, fino quasi a trasformarci in tanti nessuno che convivono insieme.

Demone #4 - Centomila: le radici → L’ultimo tema affrontato è stato quello delle radici culturali che compongono l’identità di ciascuno di noi; partendo dalla lettura del testo di Massimo Montanari Il cibo come culturaci siamo confrontati sulle diverse contraddizioni, appropriazioni e fondamenta che costantemente ci permettono di costruire le centomila facce della nostra identità personale, sia in materia di cibo che in altri ambiti fondamentali per la definizione della nostra identità. Fra stili diversi di consumo e cura esasperata del corpo, abbiamo discusso di come il cibo possa diventare realmente uno strumento per rivendicare il proprio status e la propria identità.

Come incontro finale e conclusivo di questo percorso, abbiamo organizzato un evento in presenza presso la Biblioteca civica Villa Amoretti, con ospite la linguista descrittiva e ricercatrice in gender studies Manuela Manera, che ha presentato il suo saggio La lingua che cambia (Eris, 2021). Le innovazioni linguistiche vengono percepite spesso come mostri, come deviazioni da una norma sacra e immutabile. E se invece «questi presunti mostri non fossero altro che spauracchi per tenerci lontano da confini dati come invalicabili»? Soprattutto considerando che l’uso che facciamo della lingua spesso rispecchia asimmetrie di potere e gerarchie sociali che hanno caratterizzato e caratterizzano tutt’ora il nostro presente. In questa occasione di scambio e dibattito ci siamo confrontati sull’importanza di riflettere sul modo in cui comunichiamo, sulle parole che scegliamo e sulla necessità di disancorarci dalla convinzione che "si è detto sempre così" possa essere una scusa valida per non cambiare.

Il Gdl Under 30 è stato coordinato da Marzia Stillittano e Clara Valentino, in collaborazione con Stefania Marengo (Biblioteche civiche torinesi). 

La registrazione dell'incontro con Manuela Manera è avvenuta a cura delle Biblioteche civiche torinesi; il video è stato pubblicato sul canale YouTube delle BCT.