Uno spazio per la letteratura disegnata

Neppure io, Corto_by_Lanino

Neppure io, Corto - 2019, Beppe Lanino
pennarelli e tessuto originale maliano su tela

Sfatiamo subito il mito che il fumetto sia narrativa di serie B.
Per molto tempo questo genere è stato considerato un ramo subalterno della letteratura propriamente detta, al massimo una forma di evasione per bambini e ragazzi poco inclini alla lettura “vera”.

Ma che cos’è il fumetto?
Hugo Pratt lo ha definito "letteratura disegnata", parole e immagini nello stesso contesto narrativo.
Nasce negli Stati Uniti d’America alla fine dell'Ottocento come forma di evasione dalla realtà, spesso tanto dura e faticosa. Pensiamo ai supereroi senza macchia e senza paura come Superman o Batman, pronti a smascherare i malvagi e a salvare il mondo.
In Italia, invece, con il “Corriere dei Piccoli” agli inizi del Novecento, la sua funzione è prevalentemente educativa, rivolta ai giovanissimi. All'inizio nei fumetti italiani non ci sono neanche le caratteristiche "nuvolette" per i dialoghi, in quanto non ritenute essenziali ed esteticamente inadatte.

Nel corso degli anni sono cambiate tante cose. Il pubblico non è più solo quello giovanile e, soprattutto, i temi affrontati sono i più vari. Compare la propaganda politica, la contestazione, la satira, l'impegno sociale, la narrazione storica, l'evasione...

Insomma, che si tratti di periodici seriali o di veri e propri romanzi (le cosiddette graphic novel), la "letteratura disegnata" ha conquistato sempre più spazio.
Si pensi ai personaggi della Sergio Bonelli Editore (il pistolero Tex, l'indagatore dell'incubo Dylan Dog, la criminologa Julia) , ai supereroi della Marvel o ai fumetti "storici" (Topolino, Peanuts, Topolino, Tin Tin, Asterix e Obelix...), ai manga giapponesi.
Tra le graphic novel ci sono opere nate sotto questa forma (MAUS, Persepolis, le opere di Zerocalcare ad esempio) o adattate partendo da un testo già pubblicato (La mennulara di Simonetta Agnello Hornby o Le indagini del commissario Ricciardi di Maurizio De Giovanni) o ancora biografie di personaggi illustri.

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Utoya_spazio_fumetto

Nella consapevolezza del valore di questo genere, presso il Punto di servizio bibliotecario I ragazzi e le ragazze di Utøya è stato allestito uno spazio dedicato, dove è possibile trovare fumetti adatti a tutte le età e a tutti i gusti.

Stan Lee diceva "i fumetti sono le favole per gli adulti".
Se abbiamo amato le favole da piccoli per quale motivo non potremmo continuare a farlo da grandi?

Vedi anche le proposta di lettura:

Fumetti e graphic novels

Alcuni fumetti presso I ragazzi e le ragazze di Utøya