Sezioni speciali

Corpo di spedizione sardo in Crimea, 1855-56

Le sezioni "speciali" della Biblioteca civica Centrale

Fin dal 1869, anno di fondazione, la dotazione libraria della Biblioteca civica è stata articolata in un sistema di classificazioni e partizioni più volte modificato nel corso del tempo, al fine di adattare l'ordinamento e la collocazione dei volumi a una richiesta culturale e formativa in continua trasformazione in accordo con le diverse e mutevoli esigenze della società.
Nella pubblicazione, edita nel 1924, Biblioteca civica: cenni illustrativi, il direttore Enrico Mussa inserisce, nel quadro di una più generale considerazione sulla mission della biblioteca e delle sezioni in cui è organizzata, l'elenco delle sezioni cosiddette “speciali”, qui per la prima volta compiutamente descritte. Tale elenco viene affrontato dettagliatamente nella scheda di approfondimento 
1924. Cenni su alcune sezioni speciali della Biblioteca civica.

In questa sede tratteremo esclusivamente delle quattro sezioni tuttora implementate (due storiche: “Piemonte” e “Arte”; due di più recente costituzione: “Ragazzi” e “Automotive”), ciascuna con collocazione dei volumi perlopiù a magazzino. A queste quattro sezioni se ne aggiungono altre due, la Sezione Manoscritti e rari e la Bodoniana, anch'esse citate nel 1924, per le quali si rimanda alle relative schede.

Sezione Torino e Piemonte

Nascita e vicende storiche della Sezione
Per quanto l'interesse alla storia locale sia stata fin dall'inizio parte integrante del progetto di biblioteca voluto da Giuseppe Pomba sull'esempio delle public libraries anglosassoni, la prima segnalazione sull’esistenza "ufficiale" di una Sezione Torino e Piemonte all’interno della Biblioteca civica di Torino risale, come già sopra citato, al 1924, allorché il direttore Enrico Mussa, elencando fra le altre sezioni speciali la Sezione Torino e Piemonte, scrive che non soltanto la Direzione cura in modo particolare la raccolta d’opere riguardanti la nostra città e le regioni del vecchio Piemonte, ma che esistono due cataloghi speciali: uno per il Piemonte a registro e uno per Torino, a cartoline mobili.
Alla Sezione Piemonte si affianca la Sezione di opere di dialetto piemontese, al tempo quasi integralmente pervenute per dono e per legato, alle quali nel corso del tempo sono andate ad affiancarsi nuove accessioni.

Nel 1930 un altro direttore, Luigi Màdaro, descrivendo l’incremento di alcune sezioni librarie all’interno della biblioteca (Arte, Teatro, Risorgimento, Viaggi…), ricorda come, in occasione del trasferimento della sede della biblioteca in corso Palestro, si sia proceduto a un razionale e organico raggruppamento. Tale raggruppamento avrebbe raccolto e ordinato la bibliografia della Regione, con particolare riguardo alla bibliografia della Città e della Casa di Savoia.

La nuova Sezione Piemonte della Biblioteca civica Centrale, risistemata nella sede temporanea di Palazzo Carignano, risale agli inizi degli anni Cinquanta. Anche in questo caso lo scopo della sua ricostituzione è da ricondurre alla volontà di fornire una documentazione bibliografica, per quanto è possibile completa, della Regione, o, per essere più precisi, della città di Torino, della Regione propriamente detta, della Casa di Savoia e della letteratura dialettale e folcloristica. Nel corso del tempo ha esteso il suo interesse a gran parte della documentazione prodotta sul territorio, dal punto di vista storico, economico, artistico e culturale, arricchendosi attraverso donazioni di privati e acquisizioni sul mercato antiquario.

Politica di sviluppo e condizioni di circolazione
All’interno delle raccolte della Biblioteca civica Centrale tale Sezione riveste un significativo valore documentario, per la ricchezza e per la rarità del suo patrimonio. Pertanto, i documenti appartenenti alla Sezione Piemonte della Centrale sono esclusi dal prestito.
Nella Biblioteca civica Centrale, per particolari esigenze, può essere chiesto alla Direzione di autorizzare specifiche deroghe alle norme in vigore relativamente alle limitazioni fissate per il prestito. Alla richiesta, motivata e presentata in forma scritta, è data risposta nei termini di legge, con motivazione dell'eventuale diniego. Il prestito eccezionale di un volume, qualsiasi sia la durata accordata (in ogni caso non più di 30 giorni), non è rinnovabile e non costituisce un precedente per ottenere deroghe future sullo stesso volume. Non è permesso ottenere più di 3 prestiti eccezionali alla volta.

Tale limitazione d’uso non sussiste nelle biblioteche civiche di zona, dove i volumi relativi alla sezione di studi locali sono collocati a scaffale aperto e vengono regolarmente prestati.
Per quanto riguarda i periodici, una parte considerevole del patrimonio di quotidiani e riviste di carattere locale della Biblioteca civica Centrale è stata riprodotta su microfilm. Le intere collezioni de "La Stampa" e della "Gazzetta del popolo" sono conservate sia in originale sia su microfilm. L'archivio de "La Stampa" è anche consultabile online.

Altri periodici piemontesi sono stati digitalizzati nell'ambito di specifici progetti e sono ora disponibili liberalmente online (per approfondimenti si veda la pagina dedicata a Biblioteche e archivi digitali).

Sezione Arte

Nascita e vicende storiche della Sezione
La Sezione è individuata come nucleo significativo all’interno delle collezioni della Biblioteca civica Centrale a partire dal terzo quarto dell’Ottocento, come si evince dalla monografia del direttore Daniele Sassi del 1884, dove è segnalato come particolarmente importante un gruppo di volumi a carattere tecnico-artistico. Nel 1914 è pubblicato il catalogo della Sezione d’arte, che in 130 pagine elenca, in ordine alfabetico, i circa 1.300 titoli posseduti a quella data: utilissimo per rendersi conto della consistenza, ma muto dal punto di vista delle provenienze e dei dati amministrativi. Entrano successivamente a far parte del patrimonio importanti fondi, quali ad esempio quelli Bosio e Ricci.

Politica di sviluppo e condizioni di circolazione
Il patrimonio della Sezione Arte è consistente e copre in modo piuttosto esaustivo i vari settori di interesse, con una certa continuità di acquisizioni negli anni anche per quanto riguarda i principali periodici e i testi della consultazione.
Da sottolineare la presenza di testi antichi in parte legati ai nuclei costitutivi della biblioteca e in parte alle acquisizioni di fondi di famiglie nobili o di studiosi che connotano questa Sezione rispetto alla Biblioteca d’arte dei Musei civici.
Un aspetto importante è il taglio che venne dato alla Sezione a partire dalla fondazione della Biblioteca, in collegamento con le Scuole di disegno, architettura, disegno industriale e ornato, privilegiando particolarmente le acquisizioni di testi e manualistica relativi a settori a cavallo tra arte e artigianato, arti decorative e tecniche industriali. Rispetto a quanto si può valutare consultando i registri d’ingresso di fine Ottocento le acquisizioni furono piuttosto tempestive e importanti, con una prevalenza almeno iniziale, oltre ai testi in italiano, di testi in lingua francese e un progressivo incremento di quelli in lingua tedesca.

Sezione Ragazzi

La Sezione Ragazzi della Biblioteca civica Centrale nasce all’inizio degli anni Novanta del XX secolo dal recupero e dalla successiva catalogazione di due precedenti fondi, l’uno appartenente alle biblioteche popolari circolanti, l’altro al Fondo FIAT.
Sono stati collocati a magazzino all'interno di collocazioni nelle quali sono confluiti, oltre ai fondi citati, anche numerosi recuperi provenienti dallo scarto delle biblioteche del Sistema bibliotecario urbano (in special modo Regio Parco e Torino Centro), da acquisti di antiquariato e da qualche sporadico recupero operato dal Fondo USIS.
Successivamente, a partire dalla fine degli anni ‘90 circa, si è deciso di acquistare insieme alle copie destinate al Sistema urbano anche una copia per la Biblioteca civica Centrale, destinata alla conservazione e di conseguenza esclusa dal prestito.

La catalogazione della Sezione è stata effettuata negli anni ‘90 del secolo scorso da personale esterno alle biblioteche e i dati sono ora riversati in SBN, costantemente implementati dalle nuove acquisizioni. Secondo la Carta dei servizi sono escluse dal prestito solo le opere appartenenti alla sezione di conservazione e ricerca dedicata alla letteratura per l’infanzia.

Appendice

Le biblioteche popolari circolanti acquisivano volumi in più copie e tra questi anche i libri per ragazzi. Sono volumi che per la maggior parte sono stati pubblicati negli anni Quaranta - Cinquanta del Novecento, ma sono presenti anche sporadiche pubblicazioni dell’800 (la più antica reperita è del 1870) e dei primi anni del secolo.
I volumi avevano un inventario proprio, che è stato lasciato quando non in antagonismo con altri dati già acquisiti. In alcuni casi è stato riportato un secondo numero di inventario con la dicitura Balilla, oppure Giovani (forse un residuo delle vecchie collocazioni di Palazzo civico). I numeri di inventario sono quelli riportati sui registri di ingresso conservato al Centro Rete.

Le biblioteche avevano ognuna il proprio timbro, caratterizzato da lettere dell’alfabeto che non corrispondono però alle attuali denominazioni delle biblioteche del sistema Alcune vecchie minute di questi volumi sono ancora conservate presso l’Ufficio Catalogazione della Biblioteca civica Centrale e contengono curiose annotazioni.
I volumi della Biblioteca Fiat appartengono per la maggior parte agli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso e sono riconoscibili per una grossa costa numerica e per i timbri all’interno, in genere due con la dicitura “Annullato”. Sono stati inventariati con i numeri della nuova serie inventariale.

Sezione Automotive

All’inizio del 2008 si è costituita all’interno delle raccolte della Biblioteca civica Centrale di Torino una Sezione Automotive, autonoma e di conservazione, assimilabile alle attuali Sezioni Piemonte e Ragazzi, curata dall’Ufficio Studi locali.
La Sezione Automotive è dedicata al mondo dell’automobile, alla sua storia e a tutto quanto ad essa si riferisca, con particolare attenzione all’ambito cittadino torinese.
All’interno della Sezione Automotive confluiscono documenti già posseduti e nuove acquisizioni, aventi come denominatore comune l’automobile e i mezzi di trasporto motorizzati non su rotaia, colti nei suoi molteplici legami con il mondo dell’industria, la tecnologia, il design, l’ambiente, la società, il turismo, etc.