Basta con le musiche da spot
![Marinella Venegoni Marinella Venegoni](/sites/default/files/approfondimenti/2022-04/marinella_venegoni.jpg)
In questo breve articolo, Marinella Venegoni “benedice” la strisciante rinascita della passione per il jazz che in qualche modo argina la deriva sempre più commerciale e preoccupante della musica popolare. Sebbene scritto quasi un ventennio fa, il grido di allarme che aleggia fra le righe di questo articolo è giunto fino a noi con lucida precognizione, delineando un futuro che di fatto si è compiutamente avverato, fra l’altro a tutto discapito anche del jazz, che resta un genere musicale, se non di nicchia, periferico e misconosciuto ai più.
Basta con le musiche da spot
La rinascita strisciante della passione per il jazz (ma anche per lo swing e per il blues) suona come un provvidenziale vaccino ad una grave malattia che da vent'anni almeno affligge la musica popolare. E' l'industrializzazione selvaggia, che ha trasformato i dischi prima in prodotti e poi in prodotti sempre più furbastri (spesso con solo un paio di brani di qualità dentro gli otto/dieci di un album). La prima ribellione di massa è andata in scena sulla rete, ma la crisi continua sorda sotto gli occhi di tutti con le canzoni di successo che diventano suonerie telefoniche o sfondo di spot tv ripetuti fino alla nausea (sta accadendo in questi giorni con Come stai di Vasco Rossi: anche lui, ci si doveva mettere). L'esplodere dell'interesse per una qualità di suoni che sfugga alla serialità per cercare invece le vie della freschezza e dell'improvvisazione (attingendo anche a un passato glorioso che si credeva dimenticato), testimonia come l'inconscio collettivo abbia ancora una capacità di reazione che i più pessimisti giudicavano spenta. La rinascita del jazz e dei suoi fratelli è dunque un segnale di vitalità che il nostro io bambino, primo destinatario della musica, manda alla società adulta dei consumi e della globalizzazione, rivendicando uno spazio di libertà e di fantasia in un momento storico buio, travagliato da una crisi epocale che condiziona ogni stile di vita e mette in discussione ogni più banale sicurezza.
Marinella Venegoni - «La Stampa», 1° luglio 2004
Di Renzo Bacchini
Rielaborazione grafica di Roberta Di Martino