Biblioteca Levi - Storia dello stabilimento Ceat di Via Leoncavallo

Stabilimento CEAT

La Biblioteca civica Primo Levi occupa due piani dell'ex fabbrica CEAT di Barriera di Milano, edificata negli anni precedenti il secondo conflitto mondiale nell'allora via Como, ora via Leoncavallo. Nel 1943 la fabbrica subì i danni dovuti al tremendo bombardamento aereo effettuato su Torino, nella notte tra il 12 e il 13 luglio, da velivoli dell'aviazione inglese.
Terminata la guerra, lo stabilimento venne destinato alla produzione di pneumatici per biciclette, motociclette e, successivamente,  automobili. Negli anni Cinquanta la produzione era di 1000 pneumatici al giorno; la forza lavoro era formata in prevalenza da operai d'origine piemontese, oltre ad una significativa quota di esuli istriani, severo lascito di una delle tante tragedie post belliche. Durante gli anni Cinquanta e Sessanta all'incremento della produzione si accompagna la progressiva espansione dello stabilimento, che arrivò a occupare un'area di 65.000 metri quadrati, mentre le maestranze toccarono le 1750 unità.
La parabola produttiva dello stabilimento CEAT di via Leoncavallo procedette spedita fino all'inizio degli anni Settanta, poi molteplici fattori ne determinarono il declino, primo fra tutti la collocazione all'interno del tessuto urbano cittadino, a soli 2,5 km a nord-est di piazza Castello!
A metà anni Settanta la produzione di pneumatici subì una forte contrazione produttiva in seguito alla grave crisi energetica, seguita da un'altrettanto grave recessione economica. Il ciclo produttivo della fabbrica CEAT di via Leoncavallo era destinato così ad esaurirsi e nel 1979 venne deciso il ricollocamento definitivo della linea di produzione pneumatici e camere d'aria, con il trasferimento del personale e dei macchinari nello stabilimento CEAT di Settimo Torinese. L'operazione terminò nel 1981.
Il 13 luglio 1981 il Consiglio Comunale approvò la convenzione tra l'Amministrazione pubblica e la CEAT S.p.A. che, nella sua parte più onerosa, prevedeva l'acquisto dell'intero stabilimento di via Leoncavallo e la sua successiva riqualificazione urbana. Nell'inverno 1993 entrarono in azione le ruspe, che demolirono la parte del fabbricato edificato sulle vie Ternengo, Bioglio e Pacini. L'area così liberata venne destinata alla costruzione di condomini residenziali ad edilizia convenzionata.
Della fabbrica rimase il suo nucleo storico rappresentato dalla palazzina posta sulla via Leoncavallo. Una parte della palazzina venne affidata in gestione al Gruppo Abele mentre, per l'ala sud dell'ex stabilimento, venne predisposto un progetto di ristrutturazione e riutilizzo per servizi pubblici. La parte di stabilimento ristrutturata era costituita a piano terra dal reparto semilavorati, dove si procedeva all’impregnatura delle tele con la gomma e dal reparto vulcanizzazione, al primo piano dal reparto finitura e al secondo piano dal reparto ritorcitura tessile..

La ex Ceat in Museo Torino

 

 

 

 

 

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