Buon ascolto ai coraggiosi
Al primo piano della Biblioteca Musicale di Torino c’è la Fonoteca, una bella sala esposta al sole del mattino, con lettori Cd per aascoltare musica e un balconcino che si affaccia sui giardini del parco della Tesoriera.
Mi siedo a una delle postazioni per ascoltare qualcosa di preciso che ora non ha importanza, infilo le cuffie nella presa. All'interno del lettore chi era qui prima di me ha dimenticato un CD. Allora, semplicemente, schiaccio play. Sembra una specie di gioco: ascoltare quello che ascoltava l’utente precedente, è un modo per conoscere musica nuova che non avrei mai considerato, il criterio esclusivo è il gusto di uno sconosciuto.
Micah P. Hinson è un nome del mondo “indie” che negli anni ho sempre solo sfiorato, delle recensioni non lette ricordo questo insieme di lettere, questo ostacolo della P. in mezzo alle H che rende incerta la pronuncia ed esitante l’ascolto. Non c’è occasione migliore della presente, incoraggiata dal caso, per avvicinarmi a questo cantautore e colmare la lacuna. È il 3 febbraio, un’ora dopo scoprirò che compie oggi gli anni, il caso fa miracoli e io faccio gli auguri.
Dopo una “chiamata alle armi” strumentale (“A call to arms” introduce quella che è la pasta di tutto l’album: la vibrazione degli archi), la voce di questo ragazzo texano, grave e malinconica, inizia le sue preghiere a nessun dio, accompagnata alla chitarra per ballate acustiche (“Take off that dress for me”, “Seven horses seen”), e abbracciata dagli archi per lunghe suite stemperate in atmosfere elettriche.
Prendo in mano la custodia e osservo la copertina: ecco una dark lady che mi punta la pistola addosso, al cuore immagino, se non è ancora abbastanza spezzato dopo l’ascolto di queste canzoni. Le note di copertina dicono che le foto dell’artwork sono opera dello stesso Micah, la modella è Kitty La Rue. i testi non sono scritti (peccato), Micah ha voluto mettere solo una poesia di Walt Whitman (Pioneers, O Pioneers) e qualche altra foto di Kitty.
Mi domando quale utente poteva aver ascoltato questo disco poco prima, un mio pensiero burlesque ipotizza qualcuno tipo lei.
Volto la confezione e leggo: “…good listening for the brave”. Ringrazio per il complimento e l’augurio. Sembra un incoraggiamento a continuare questa bizzarria inventata di sana pianta qui in Fonoteca: ascoltare quello che ascoltano gli altri. “Buon ascolto ai coraggiosi”, come inizio non c’è male.
“Micah P. Hinson and the Pioneer Saboteurs” è uscito nel 2010 per l’etichetta Full Time Hobby, e fa parte dei milletrecento dischi donati alla Biblioteca da Andrea Triberti. La sua collocazione nella Biblioteca Andrea Della Corte è 12.F.1573.
Due live report di concerti in Italia:
-> Torino 2015 (di Stefano Ferreri)
-> Roma 2016 (di Stefano Santoni)
Di Paolo Plinio Albera