Nel nome di Rita Atria, testimone di legalità

Nel nome di Rita Atria

«Morire adesso, prima del tempo, è un guadagno per me. Chiunque vive fra tante sciagure, queste in cui vivo io, continue, come potrà non ritenersi fortunato, contento, se muore?»

(Antigone, Sofocle) 

 

Martedì 22 marzo 2022 ha avuto luogo la cerimonia di gemellaggio fra la Biblioteca Rita Atria della Scuola secondaria di 1° grado Giacomo Puccini, I.C. Pinerolo II – Lauro, Comune di Pinerolo, e il Punto di Servizio bibliotecario Rita Atria della Città di Torino. La cerimonia è culminata nello scoprimento delle targhe che ricordano il gemellaggio in entrambe le biblioteche.

L’iniziativa, promossa dalle Commissioni Biblioteca e Legalità della scuola G. Puccini, ha lo scopo di ricordare il sacrificio di Rita Atria e di trasmettere il suo messaggio alle nuove generazioni, creando una sinergia fra due strutture bibliotecarie a lei dedicate, onde approfondire percorsi incisivi di educazione alla legalità tramite la condivisione di risorse documentarie e informative.

Rita Atria è stata la più giovane collaboratrice di giustizia del nostro paese: nel 1991 aveva rivelato all'allora procuratore di Marsala, Paolo Borsellino, tutti i segreti della cosca cui appartenevano il padre e il fratello. Era quindi iniziata una fitta collaborazione con Paolo Borsellino, per cui Rita Atria provava una devozione quasi filiale. Le dichiarazioni della ragazza avevano portato all’arresto di decine di mafiosi e alla loro condanna; poiché Rita riceveva minacce (persino la madre si era schierata contro di lei) era stata trasferita a Roma sotto protezione e con nuovi documenti. Una settimana dopo l'assassinio di Paolo Borsellino, Rita Atria - moderna e tragica Antigone - moriva volontariamente, precipitando dal balcone dell'appartamento dove era stata costretta a vivere per sfuggire alla vendetta mafiosa. Sulla sua lapide sono state incise queste parole: «La verità vive». 

«Ora che è morto Borsellino, nessuno può capire che vuoto ha lasciato nella mia vita. 
Tutti hanno paura ma io l'unica cosa di cui ho paura è che lo Stato mafioso vincerà  e quei poveri scemi che combattono contro i mulini a vento saranno uccisi. Prima di combattere la mafia devi farti un auto-esame di coscienza e poi, dopo aver sconfitto la mafia dentro di te, puoi combattere la mafia che c'è nel giro dei tuoi amici, la mafia siamo noi ed il nostro modo sbagliato di comportarsi».

(dal diario di Rita Atria). 

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