Italia '61

Immagine pubblicitaria degli edifici dell'Esposizione

Nel 1961 a Torino, da maggio a ottobre, si svolse Italia ‘61, un evento memorabile organizzato per festeggiare i cento anni dall’Unità d’Italia e la città, in pochi mesi, si trovò al centro del mondo con oltre un milione di visitatori.

La Biblioteca civica Centrale di Torino annovera fra le proprie raccolte un fondo di numerosi volumi e opuscoli a stampa editi in occasione dell’Esposizione a cura del Comitato organizzatore, insieme a cataloghi di mostre allestite all’interno delle strutture erette nella sede dell’Esposizione sulla sponda sinistra del Po e presso Palazzo Carignano (Mostra storica dell’Unità italiana).
Completano il fondo documentario cartoline illustrate, inviti a pranzi e manifestazioni, biglietti di ingresso di vario tipo, locandine e dèpliant pubblicitari, opuscoli pubblicati a cura delle nazioni partecipanti, pubblicità diverse e altri gadget.

Alcuni volumi sono stati digitalizzati e sono attualmente consultabili sulla Biblioteca digitale di MuseoTorino.

Diversi documenti fanno riferimento ad alcuni edifici, tuttora esistenti, allora come oggi simbolo e orgoglio dell’Esposizione

- Il Palazzo dell’Esposizione Internazionale del Lavoro fu costruito su progetto dell’ingegner Pierluigi Nervi. Occupa una superficie di 25.000 mq e la copertura poggia su base quadrata a ombrello di 40 m di lato, suddivisa in sedici elementi indipendenti.

- Il Palazzo delle Mostre, detto Palazzo a Vela o Palavela fu progettato dagli architetti Annibale e Giorgio Rigotti; occupa una superficie di 15.000 mq con base esagonale inscritta in un cerchio di 130 m di diametro e struttura autoportante a doppia soletta nervata in cemento armato precompresso.
-  I 19 padiglioni della Mostra delle Regioni (disposti in modo da rappresentare lo stivale) e il grande Padiglione Unitario (che riassumeva il cammino percorso dall’Italia negli ultimi cento anni alla ricerca di una vera unità) furono costruiti utilizzando ferro, acciaio, poco cemento e molto vetro.

Fra le altre installazioni, ricordiamo inoltre:

- Il Circarama, un cinematografo su schermo circolare di 360°, procedimento inventato e brevettato da Walt Disney con originalissimo sistema di ripresa e di proiezione. Gli spettatori (fino a 1.000 in piedi), completamente circondati dalle riprese in movimento, avevano la sensazione di partecipare all’azione.
- La mostra Flor ‘61. I cinque saloni del Palazzo delle Esposizioni al Valentino, con una superficie di 45.000 mq, furono riservati alle varie sezioni della mostra: fiori recisi, piante per appartamento e da serra calda, composizioni floreali, prodotti industriali utili al giardinaggio. All’esterno nel Parco del Valentino, su di una superficie di 140.000 mq si svolse la “Mostra del Giardino”.

Particolarissimi anche i mezzi di trasporto

- L’impianto della monorotaia Alweg poggiava su pilastri in cemento armato precompresso collocati a 20 m di distanza l’uno dall’altro a circa 6 metri di altezza. In grado di trasportare 25.000 passeggeri al giorno, la monorotaia copriva in circa un minuto e mezzo la distanza fra le due estremità dell’Esposizione, 1.200 m.
- L’ovovia. Il trasporto dei visitatori dalla sede della mostra al Parco Europa, a Cavoretto, era effettuato su 61 piccole cabine biposto dipinte a colori vivaci, che scorrevano su un cavo all’altezza di circa 10 metri dal suolo, coprendo una distanza su lunghezza inclinata di circa 900 m con un dislivello di 120 m circa.
- Gli autobus a due piani. Il Comune di Torino ordinò alla Viberti dodici autobus a due piani di colore rosso fiammante accostato al bianco crema. Il piano inferiore poteva ospitare 20 passeggeri seduti e 70 in piedi; altre 47 persone, sedute, potevano accomodarsi al piano superiore.

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