Storia della Biblioteca civica Cesare Pavese

Pieghevole che annuncia l'inaugurazione della nuova Biblioteca

Un lungo cammino

I primi passi verso la richiesta di un intervento di ristrutturazione della ormai ex scuola Cesare Pavese datano all'inizio degli anni Novanta; nel 1993 hanno inizio le prime richieste formali, da principio la richiesta di un intervento in tempi brevi riguardante alcune opere di ristrutturazione dell'edificio al fine di impedire il succedersi di atti vandalici (al tempo molto frequenti) e di permetterne l'utilizzo da parte di alcune realtà operanti nel quartiere.

Le richieste del comitato spontaneo, cui fa capo un nutrito numero di cittadini residenti nel quartiere Basse Lingotto, sono finalizzate a riunire in un'unica sede centrale  alcune presenze socialmente significative fino ad allora disseminate sul territorio. Gli ampi spazi dell'edificio in muratura, forniti di un autonomo impianto di riscaldamento e di adeguati servizi igienici, paiono adatti ad accogliere le diverse realtà.

In fase iniziale la richiesta non prevede l'apertura di una biblioteca civica ampia e organizzata come sarà la biblioteca che oggi conosciamo, ma la concessione di uno spazio (da destinare a biblioteca popolare, ludoteca ed educazione alla pace) risultante a seguito della ricollocazione all'interno dell'edificio delle diverse strutture operative (fra cui la sede della sezione locale dei Vigili urbani, del comitato spontaneo, del consultorio, del patronato, dell'ANPI...). Tale spazio viene individuato nell'ala destra dell'edificio, con affaccio su via Candiolo.
La risposta della Circoscrizione X è positiva, ma soltanto nel 1996 sono stanziate le somme necessarie per dare inizio ai lavori e due anni più tardi vengono avviati i primi contatti con la direzione delle Biblioteche civiche cittadine.

La svolta avviene nel 1999 quando, a fronte della richiesta del comitato spontaneo di istituire una biblioteca popolare coerente con le attività di doposcuola per agli studenti delle scuole medie, viene avanzata la proposta di creare una nuova sede del sistema bibliotecario cittadino, che possa estendere i propri spazi non soltanto nei locali fino ad allora ipotizzati, ma sull'intera superficie dell'ultimo piano dell'edificio.
I lavori procedono e presto si avviano a conclusione. Il numero di ottobre 2000 di "Dieci informa" viene dato alle stampe con un articolo in prima pagina così intitolato: Biblioteca, sala polivalente, riqualificazione di piazzale Pola: tre opere pubbliche per Mirafiori. Ripercorrendo il piano di recupero della scuola, si ricorda che i primi passi verso la realizzazione della nuova biblioteca risalgono al 1994 e che l'apertura della nuova sede avrà luogo dell'autunno del 2000.

Finalmente, il 21 dicembre 2000, con una cerimonia di inaugurazione aperta a tutta la cittadinanza e con l'intervento, fra gli altri, dell'allora sindaco di Torino Valentino Castellani, la Biblioteca civica Cesare Pavese apre al pubblico.

Per approfondire

Babbo, Barbara, La biblioteca civica Cesare Pavese: una biblioteca pubblica e la riqualificazione di un quartiere urbano di Torino. Tesi di laurea. Torino, Università di Torino, a.a. 2002-2003