"Heartstopper": un graphic novel LGBTQ+ sulla vita, l'amore, e tutto quello che succede nel mezzo

Cover "Heartstopper" di Alice Oseman - particolare

Il termine inglese heartstopper indica qualcosa di così sconvolgente, dal punto di vista emotivo, da far sembrare che il proprio cuore smetta di battere ed è anche il titolo di un graphic novel di Alice Oseman, debuttante a soli diciassette anni per la HarperCollins con il romanzo Solitaire (in Italia Solitaire. Senza nuvole). Heartstopper (una serie composta da quattro volumi usciti tra il 2019 e il 2020 per Mondadori, ma si prevede un quinto volume per il 2023) narra la storia degli adolescenti Nick Nelson e Charlie Spring e dei loro amici, che già comparivano nel suo primo romanzo Solitaire come personaggi secondari. Età di lettura consigliata: dai 14 anni. 

Charlie e Nick frequentano la stessa scuola ma non hanno mai avuto modo di incontrarsi, finché un giorno si trovano casualmente seduti l'uno accanto all'altro. Diventano subito amici anche se apparentemente sono agli antipodi: Nick è un ragazzo sportivo, corteggiato dalle ragazze; Charlie è un bravo studente ma vessato dagli amici di Charlie a seguito del suo coming out. Charlie si innamora di Nick pur pensando di non avere alcuna possibilità. In realtà anche Nick si scopre attratto da Charlie, e questa scoperta gli fa mettere in discussione la sua stessa identità ed i suoi gusti.

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Le tavole sono tutte in bianco e nero, le parole ben dosate, pochi dettagli ma essenziali nel creare il contesto legato al mondo scolastico; il disegno è semplice e pulito, e non lesina di soluzioni grafiche – cuoricini, stelline, note musicali, foglioline svolazzanti che legano una vignetta all’altra – e lo rendono più vicino ai disegni che si potrebbero trovare sul diario di un adolescente qualsiasi. 

Alice Oseman, nata nel 1994, nel Kent, è scrittrice e illustratrice: «In genere trascorre le ore a fissare lo schermo del computer, interrogandosi sull'insensatezza dell'esistenza e mettendocela tutta per evitare di avere un lavoro vero». 

Questo articolo fa parte di: Prospettive Queer