The Music: un nome come un altro, una storia come un’altra

The Music CD

Formare una band. Suonare nei locali di tutta la città. Incidere un cd demo, pubblicato da una piccola etichetta, per essere poi scoperti da una più grande e messi sotto contratto da una più grande ancora. Suonare nei club di tutta l’Inghilterra. Pubblicare un cd che in poco tempo scala le classifiche. Suonare nei festival di tutto il mondo. Essere famosi a nemmeno vent’anni.

Inizia così la favola per tantissime band inglesi, Beatles compresi. È il sogno che ogni musicista vuole vivere, è la favola che ogni giornalista musicale vuole raccontare. E per quanto riguarda il rock, l’Inghilterra può contare sul mercato più esteso che ci sia: il mondo intero.

La stampa musicale inglese adora guidare il pubblico a cercare la “next big thing” in ragazzi giovanissimi, con due peli in faccia e qualche buon pezzo. Succede così anche per i The Music, nome piuttosto ambizioso, che oggi solo un pazzo sceglierebbe: come fare a farsi riconoscere fra le giungle algoritmiche dei motori di ricerca?

I The Music vengono da Leeds, sono in quattro e fanno rock’n’roll molto più “dance” dei giganti del brit del recente passato. C’è la voce squillante di Robert Harvey che emerge da tappeti di wah wah e di groove lunghi cinque e più minuti. Nel 2002 il caleidoscopico disco che colora la copertina gira nelle radio e nei club di tutto il mondo, su MTV vanno in alta rotazione i video dei loro singoli “The people” e “Take the long road and walk it”. È il loro momento.

Ma le favole che raccontano di rock’n’roll quasi mai finiscono bene. Due anni dopo tornano con un altro album (“Welcome to the north”) ma l’impatto non è la stessa cosa. Si raddoppiano i tempi per la terza uscita (“Strenght By Numbers”) ma si dimezzano ancora le vendite. Lo scioglimento è nel 2011, e il testamento è un’antologia (“Singles and EPs: 2001 – 2005”).

Una storia come questa capita a tante “brit bands” ogni anno. Anche questa è selezione naturale, l’anno dopo arriverà un altro gruppo, i The-qualcos’altro, più giovani e più cool. Solo pochi fortunati e davvero ispirati riusciranno a resistere sulla lunga distanza e crescere.

The Music: un nome ostico per Google, ma anche sul catalogo on line delle Biblioteche civiche torinesi il rischio è perdersi fra le centinaia di titoli che contengono questa parola. Eppure il risultato che indica questo disco è il primo, e chi vorrà approfondire o riscoprire La Musica dei The Music la troverà nella Biblioteca Musicale Andrea Della Corte.

Di Paolo Albera

Collocazione del CD “The Music” in Biblioteca musicale: 12.F.2113