Anno scolastico 1995/96. Gli alunni della Scuola media Colombo scrivono alla Bela Rosin

Scuola media Colombo. Classe II B

Un progetto didattico nell'ambito del progetto nazionale "Adotta un monumento"


Ricordando i 15 anni dalla riapertura del Mausoleo della Bela Rosin (25 settembre 2005), emerge dal passato una testimonianza preziosa: documenti e fotografie di una attività didattica realizzata dal professore di italiano Mario Parodi quando il Mausoleo era ancora un luogo devastato.
Nella descrizione che segue, scritta dallo stesso professore, oggi pensionato, leggiamo che quel giorno parteciparono all'evento due persone importanti, che sono mancate recentemente e che vogliamo qui ricordare: Fiorenzo Alfieri, stimatissimo Assessore alla Cultura, mancato il 13 dicembre 2020, e Margherita Gromis di Trana, discendente della Bela Rosin, sua trisnonna, mancata il 14 aprile 2020.

"Sabato 25 maggio 1996 è stato un giorno importante per il Mausoleo della Bella Rosina. Il monumento e il parco erano in stato di desolante abbandono. Una pregevole costruzione neoclassica di fine Ottocento, l’ultima testimonianza della storia sabauda torinese, era chiusa al pubblico e aperta a ogni sorta di vandalismo.
La Scuola Media Colombo, situata a due chilometri di distanza nel quartiere Mirafiori Sud, ha partecipato all'iniziativa del Comune di Torino “La scuola adotta un monumento”, organizzando una serie di eventi culturali.
Un pubblico folto, attento e generoso di applausi ha seguito l’ora di spettacolo durante la quale gli allievi della “Colombo”  hanno veramente dimostrato di essersi preparati con meticolosità ed entusiasmo all’adozione. Si sono succeduti saggi di danza ritmica (una interpretazione corporea in cinque quadri sul tema “Torino capitale” a cura di Franca Patti del Laboratorio Musicale del Comune di Torino), recitazioni di poesie risorgimentali.

Veramente interessanti per qualità e quantità i pannelli, allestiti dall’insegnante di Educazione Artistica Liana Galeotti, attraverso i quali il pubblico ha avuto modo di osservare diverse attività didattiche: da articoli dei giornali d’epoca alla documentazione storica del monumento da rivalorizzare. Su degli appositi tavolini incuriosivano l’elaborazione di lavori ispirati alle mostre cittadine di Man Ray, Leger, Kandinsky e Nespolo.

Pregevole l’idea di disporre, appesi a mollette di bucato lungo un filo tirato fra i tronchi degli alberi, disegni raffiguranti luoghi geografici situati, come il Mausoleo della Bella Rosina, proprio sul 45° parallelo, vale a dire a metà distanza fra il Polo Nord e l’Equatore: fra questi i celebri geyser del Parco Nazionale di Yellowstone, i daini del Michigan, le ostriche e le dune di Arcachon, le Grotte di Lescaux, le piste di sci del Sestriere, la Mole di Torino, il Delta del Po, l’anfiteatro di Pola, i pellicani del Delta del Danubio, i campi di grano della Crimea, gli storioni del Delta del Volga, l’arrivo della Transiberiana a Vladivostock.

Parallelamente su un altro filo ecco appese le lettere della Terza B  inviate alla Bella Rosina  in seguito alla lettura del libro di Roberto Gervaso.

Sono intervenute diverse autorità. Fra queste la Preside della Scuola “Colombo” Brunella Margutta, che ha esternato il desiderio di veder riportato alla sua dignità un monumento così prestigioso, e l’Assessore Fiorenzo Alfieri, che si è compiaciuto per l’originalità dei lavori presentati, frutto di una scuola quanto mai vivace e attiva.

La ciliegina sulla torta è stata offerta da Margherita Gromis di Trana, moglie dell’architetto Gabetti, nonché ultima discendente della moglie morganatica del re Vittorio Emanuele II. Ha ricordato episodi lontani nel tempo quando nel parco giocava a tennis con Amedeo d’Aosta. Vivamente emozionata, la simpatica contessa ha ringraziato la genuina freschezza dei ragazzi perché le hanno permesso di vivere, anche per pochi minuti, un sogno: veder tornare vivo un luogo così consegnato a ogni sorta di deprecabile ingiuria.

A distanza di un quarto di secolo il desiderio della Preside Brunella Margutta si è avverato. Il monumento e il parco godono oggi di ottima salute: sono diventati una delle sedi delle biblioteche comunali, proponendo anche mostre e eventi teatrali. Della manifestazione di 25 anni fa sono rimaste le lettere degli alunni della Terza B della “Colombo”, anno scolastico 1995/96.

Da leggersi con attenzione e simpatia, si tratta di una documentazione preziosa per capire l’evoluzione storica di un monumento così importante. Da gustare l’incredibile genuinità del cuore e della fantasia di ragazzi oggi maturi adulti. Da aspettarsi nuovi sviluppi, la storia testardamente va avanti.  

Professor Mario Parodi

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Professor Mario Parodi

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Scuola media Colombo. Classe

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Scuola media Colombo. Classe

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foto classe 3 firme

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Locandina dello spettacolo "Storie d'acqua" messo in scena dalla classe I media B

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Locandina dello spettacolo "Storie d'acqua" messo in scena dalla classe I media B

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Prima pagina del giornale "Colombo forever", Anno 1, n. 1