Ermanno Ferretti a Leggermente, 5 marzo 2025

«Setaccia tutto e non prendere nulla sulla fiducia» (Michel de Montaigne)
Nell'ambito del progetto Leggermente, Ermanno Ferretti ha presentato Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva (Cairo, 2024) alla Casa del Quartiere Cascina Roccafranca. L'incontro è stato condotto da Piero Celoria, chirurgo e filosofo pratico, con la partecipazione del Gruppo di lettura Villa Amoretti nella sua variante filosofica.
Ermanno Ferretti è un insegnante. È un uomo che da più di vent'anni si occupa di educare i ragazzi e le ragazze a crescere individualmente mediante lo studio della filosofia, della storia e dell’educazione civica (infatti Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva è dedicato ai suoi studenti, «prima quelli reali, poi quelli virtuali»).Lo connota una personalità limpida e trasparente, che propone la ricerca come modo di vita e visione del mondo accanto alla necessità di comunicare agli altri tale impostazione. È un brillante comunicatore e divulgatore che, mediante le possibilità offerte dalla tecnologia, è riuscito in un breve lasso di tempo a raggiungere un pubblico variegato di appassionati e di interessati alla cultura come nutrimento della mente e dello spirito: dal 2020, oltre alle lezioni in classe, pubblica su internet video e podcast di argomento storico-filosofico con il nickname “scrip” (non chiedetegli però il significato di questo nomignolo se non volete ricevere risposte evasive...).
Il suo libro Anche Socrate qualche dubbio ce l'aveva, raccoglie idee solide circa l’impostazione di dubbio e precauzione da adottare nell’esistenza: nel giudicare, nel rapportarsi all’alterità, nel riconoscere se stessi come naufraghi a cui offre una bussola.
Nel sottotitolo, Come lo scetticismo filosofico può salvarti la vita nell’epoca della performance, si individua la volontà, magistralmente espressa nello svolgersi delle pagine, di ritornare alla filosofia antica come maestra di vita, come filosofia applicata ad una esistenza contemporanea sottoposta a pressioni sempre più cogenti e ansiogene. Il motto della Pedagogia del fallimento (capitolo 2) delineata da Ferretti è proprio il titolo del 4° capitolo: Sbagliare senza essere sbagliati.
Con uno stile vivace e coinvolgente, l’autore ci prende per mano nel proporre di riconsiderare la filosofia come strumento pratico ed efficace nell’affrontare la vita. Filosofia che egli stesso definisce disciplina del futuro, elemento connettivo del sapere e nell’interpretare il mondo; del conoscere e del provare a comprendere, nelle duplicità e nelle ambiguità, il nostro io e ciò che lo circonda.
Un lavoro agile e profondo, mai scontato, allenante a guardare l’esserci come fonte di analisi e di continua crescita personale e collettiva. Un libro da leggere e rileggere, che presenta lo scetticismo moderato come strumento di continua ricerca e che delinea alcuni strumenti pratici per essere scettici non a parole ma in concreto. Ne elenchiamo alcuni: la modestia cautelativa di chi sa di non sapere; il rasoio di Occam come principio metodologico che indica di scegliere la soluzione più semplice tra più soluzioni egualmente valide di un problema; il silenzio, in opposizione all'opinionismo diffuso di chi pensa di sapere ma in realtà semplicemente opina, senza sapere nulla. Accattivanti tutti i riferimenti cinematografici e letterari che fanno di questo lavoro un compagno simpatico e fedele, una lettura leggera e nello stesso tempo densa di filosofia pratica e di riferimenti dotti, mai scontati. Non sono presenti infatti solo rimandi ai grandi maestri di scetticismo, come Socrate, Michel de Montaigne, David Hume, John Stuart Mill e Karl Popper, ma anche a «scettici che non sapevano di esserlo», come Woody Allen, personaggi letterari come Sherlock Holmes e John Watson, o televisivi come il Dr House, con la sua celebre frase Everybody lies (Tutti mentono).
Testo di Piero Celoria (chirurgo e filosofo pratico) e Stefania Marengo (Biblioteche civiche torinesi).
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La registrazione dell'incontro con Ermanno Ferretti è avvenuta a cura delle Biblioteche civiche torinesi; il video è stato pubblicato sul canale YouTube delle BCT.