"Mondo queer. Cinema e militanza gay"

Come sottolinea lo stesso Pier Maria Bocchi nella sua introduzione a Mondo queer. Cinema e militanza gay (Lindau, 2005), il suo saggio non vuole raccontare la storia del cinema gay né esserne una guida, non vuole «mettere in ordine il cinema omosessuale» attraverso schede tecnico-informative ma offrirne una soggettiva, analizzando «il più duramente possibile il film gay nel suo essere film, prima che dichiarazione politica». L'autore sottolinea di utilizzare il termine queer, «scrigno di slittamenti di gender» - nella sua «equivalenza (e equipollenza) ai termini "gay" e "omosessuale"», tralasciando consapevolmente «una enorme fetta della cultura queer, quella lesbico-femminile». 

Pier Maria Bocchi analizza l'immaginario gay all'interno del cinema occidentale, attraverso pellicole semisconosciute ai più (e diciamo subito che il testo non è di facile lettura ma adatto a cinefili che vogliano riflettere criticamente), osservando quelle che invece hanno suscitato un unanime consenso e sottolineando anche un certo paradossale conformismo o autoreferenzialità presente nel mondo gay (dedica un intero capitolo alla "militanza matrigna"). L'autore esprime il proprio dissenso verso una certa ansia di normalizzazione che sembra prevalere in molte realtà omosessuali che sacrificano la propria fiera diversità sull'altare dell'uguaglianza (cfr. il capitolo intitolato "Le istituzioni del potere. Quando l'uguaglianza è conformità"). Tra i temi più interessanti la galleria di figure stereotipate presenti nelle rappresentazioni cinematografiche: il Queer d'arte, raffinato e acculturato, il Drag Queer tutto pailettes e lustrini, il triste Adolescente Queer, il Queer duro di ambiente carcerario, il Queer vittima e oppresso, il Queer militante, il Queer malato e sofferente. Il saggio si conclude con una intervista al regista, fotografo e scrittore canadese Bruce LaBruce, uno dei più controversi protagonisti del New Queer Cinema.

Pier Maria Bocchi è critico cinematografico di «Cineforum», «FilmTv» e «Nocturno», e collabora al Mereghetti. Dizionario dei film. È autore di vari saggi, fra i quali: Michael Mann (Il Castoro, 2002), Mauro Bolognini (Il Castoro, 2008), Woody Allen (Le mani, 2010) . Ha partecipato anche alla pubblicazione collettiva Che cosa guardo stasera? (Il Castoro, 2010). 

Questo articolo fa parte di: Prospettive Queer