Repertorio bio-iconografico

Schede del repertorio bio-iconografico

Una risorsa informativa poco conosciuta

La Direzione ha avuto cura di tenere un repertorio Bio-Iconografico a schedine mobili, sulle quali si trascrivono non solo le indicazioni bibliografiche delle singole opere man mano che vengono catalogate, ma anche gli spogli dei giornali quotidiani e di periodici in genere, per quanto riguarda la biografia di persone e l'opera loro indicandovi pure i ritratti.
(Enrico Mussa, Biblioteca civica: cenni illustrativi, 1924).

Il repertorio bio-iconografico è costituito da schede cartacee sulle quali sono riportate notizie bibliografiche riguardanti in gran parte persone fisiche, ma talvolta anche personaggi letterari, eventi, oggetti e concetti astratti. Tali schede sono state redatte tra l’ultimo ventennio dell’Ottocento e il terzo–quarto decennio del Novecento; le uniche schede più recenti fanno riferimento al sequestro e all'assassinio di Aldo Moro, uomo politico e giurista italiano, da parte delle Brigate Rosse nel 1978.

Le origini

Il repertorio bio-iconografico nacque con la funzione di vero e proprio “catalogo di lavoro”, concepito dai bibliotecari del tempo come utile e imprescindibile supporto al servizio di informazione bibliografica, con particolare riferimento agli aspetti biografici del personaggio e all’eventuale iconografia.
Il repertorio viene ancora utilizzato per la ricerca di notizie difficilmente reperibili altrove, soprattutto in merito a personaggi minori e poco conosciuti.

Le schede

Esso è composto da 57.500 schede cartacee, in gran parte manoscritte, alcune dattiloscritte, fino a ora non accessibili direttamente da parte dell’utenza, talvolta di difficile comprensione a causa di una grafia desueta, spesso in precario stato di conservazione. Ciascuna scheda riporta notizie bibliografiche relative al personaggio cui è intestata. Le notizie rimandano a monografie e articoli di spoglio, a loro volta tratti da monografie miscellanee e da periodici. Non è possibile quantificare numericamente il numero di tali notizie in quanto ciascuna scheda riporta indifferentemente una o più indicazioni. Spesso le collocazioni segnate sulle schede non corrispondono più alle attuali, ma sono ugualmente rintracciabili attraverso una ricerca per autore e titolo dell’opera.

I personaggi

I personaggi citati non sono soltanto torinesi o piemontesi in senso stretto, oppure personalità che hanno operato in ambito locale. Numerosa è infatti la presenza di esponenti di svariate arti e discipline scientifiche provenienti da ogni parte del mondo e, sporadicamente, di personaggi letterari e teatrali immaginari (es. Macbeth, Amleto) o di oggetti (es. incrociatore Amerigo Vespucci).

Il progetto di digitalizzazione

Allo scopo di rendere accessibile all’utenza (anche da remoto) la consultazione del repertorio, valorizzandone le notevoli potenzialità che ancora esprime e al contempo per favorirne la conservazione, l’Ufficio Studi locali della Biblioteca civica Centrale di Torino, con la collaborazione dell’Ufficio Applicazioni informatiche, ha predisposto un progetto di digitalizzazione delle singole schede.
Tale progetto prevedeva, per ciascuna scheda:

  1. la scansione a 300 d.p.i. a colori 48-bit (recto/verso soltanto nel caso in cui anche il verso della scheda riportasse informazioni)
  2. l’inserimento in una banca dati, per ciascuna scheda, delle seguenti informazioni:
    • numero d’ordine della scheda
    • intestazione normalizzata del nome del personaggio cui la scheda si riferisce ed eventuali varianti
      [La forma dell’intestazione ha seguito le norme REICAT, Regole italiane di catalogazione. L’intestazione uniforme, nel caso di una persona, è costituita dal nome con cui è generalmente identificata, anche se non è il nome reale o la forma più completa. Essa corrisponde di norma al nome prevalentemente usato nelle edizioni delle sue opere in lingua originale]
    • data e luogo di nascita del personaggio (gg/mm/aaaa)
    • data e luogo di morte del personaggio (gg/mm/aaaa)
    • luoghi in cui il personaggio è vissuto, ha risieduto, ha lavorato
    • qualificazione del personaggio (professione e altre qualifiche)
    • altri link utili alla conoscenza del personaggio.

Un primo lotto di schede (riguardanti le lettere A e B e parte della lettera C, per un totale di 11.684 schede) è stato digitalizzato nel biennio 2014-2015 nell’ambito di un progetto di pubblica utilità promosso dalla Città di Torino.
Un secondo lotto, digitalizzato nel 2016 grazie a un progetto di lavoro accessorio realizzato dalla Città di Torino in collaborazione con la Compagnia di San Paolo, ha interessato 38.246 schede.
Nel 2019 il lavoro è stato concluso grazie al lavoro di personale interno alla biblioteca.

La ricerca

Per quanto concerne il primo lotto, sono stati realizzati entrambi i punti del progetto (vale a dire la scansione e l’inserimento delle informazioni previste).
Per quanto riguarda il secondo e il terzo lotto è stato portato a termine soltanto il punto 1, vale a dire la scansione delle singole schede. Al momento le sole informazioni inserite nella banca dati sono il numero d’ordine della scheda e le intestazioni non formalizzate del nome del personaggio, con l’aggiunta delle qualificazioni soltanto nel caso di titoli nobiliari ed ecclesiastici. Ne consegue che, nei casi in cui un nome abbia più varianti, tali varianti non sono state ricondotte a una sola intestazione normalizzata.