"Ridefinire l'amore a partire da noi": un incontro con Marta Perego

Marta Perego

«Non sei capace di amare, se non ami te stesso»
(Carl Gustav Jung – Lo Zarathustra di Nietzsche)

Il 5 febbraio 2024 abbiamo incontrato alla Biblioteca civica Villa Amoretti la giornalista culturale Marta Perego che, con la psicoterapeuta Valeria Locati, ha scritto La verità è che non ti piaci abbastanza. Ridefinire l'amore a partire da noi (Vallardi, 2022). Ha partecipato all'incontro il Gruppo di lettura Villa Amoretti, in particolare coloro che hanno preso parte al percorso Relazioni in armonia, sui temi dell’intelligenza emotiva, della comunicazione efficace e del benessere personale. 

Il libro esplora il ruolo dell’amore nella contemporaneità (tra dipendenze amorose, narcisismo, ghosting e siti di incontri) in un viaggio al contempo letterario e narrativo, filosofico e psicologico. La definizione di cosa sia l'amore viene così decostruita e ri-significata, al fine di imparare ad amarci prima ancora di amare.

A metterci in guardia dal tentare di definire cosa sia l'amore c’è però una poesia, La verità, vi prego, sull'amore, del poeta inglese Wystan Hugh Auden, di cui si riporta uno stralcio:

Ditemi la verità, vi prego, sull’amore 
Alcuni dicono che l’amore è un bambino
e alcuni che è un uccello 
alcuni dicono che fa girare il mondo
e altri che è solo un’assurdità, 
e quando ho chiesto cosa fosse al mio vicino
sua moglie si è seccata 

e ha detto che non era il caso di fare queste domande

Anche il filosofo Umberto Galimberti, ritiene che non si possa definire l’amore perché definire significa porre fine, circoscrivere, delimitare. L'amore è follia, significa vivere, come i greci, abitati da un dio (cfr. Umberto Galimberti, Le cose dell'amore). In Prendimi l'anima - film diretto da Roberto Faenza nel 2002 e ispirato alla figura di Sabina Spielrein e al suo rapporto sia terapeutico che amoroso con il padre della psicologia analitica - Carl Gustav Jung scrive al suo maestro e mentore Sigmund Freud « [Sono] colpevole di essere caduto vittima del mio stesso desiderio! Ma come lei stesso ha scritto, l’amore è quanto c’è di più prossimo alla psicosi. L’amore è pazzia!» (Prendimi l'anima, sceneggiatura del film di Roberto Faenza). La vera lettera di Jung a Freud del 7 marzo 1909 non riporta esattamente queste parole (dovute, com'è ovvio, alla licenza poetica ma che sicuramente colgono l'agitazione in cui versa il giovane Jung) e fa intravedere soprattutto un uomo intimorito dal possibile scandalo, improvvisamente divenuto consapevole delle proprie «componenti poligame» (cfr. Lettere tra Freud e Jung). 

A tale follia d'amore Marta Perego oppone una sorta di «realismo amoroso» o «romanticismo consapevole» - in sintonia con la nostra contemporaneità - e per nulla contrapposto alla dimensione della solitudine, che rimane ineliminabile, e in qualche modo auspicabile, anche se la psicoterapeuta Locati - mettendo in guardia da una eccessiva semplificazione - scrive che la solitudine non deve essere per forza un passaggio obbligato per vivere l’amore.

Come sottolinea l'autrice stessa, il suo libro non vuol essere un manuale di auto-aiuto ma racconta un percorso personale e lo fa anche attraverso i libri letti durante questo percorso (e non mancano numerosi riferimenti cinematografici): «Ognuno ha il suo modo di interagire con il mondo» scrive Perego ed il suo è quello di «studiare, capire, ragionare, leggere». 

Verso la fine del libro vengono riportate le tre parole chiave che la filosofa statunitense Martha Nussbaum utilizza per definire l’amore: compassione, reciprocità, individualità. Ne abbiamo parlato durante la sessione del gruppo di lettura e abbiamo concordato che queste tre parole, compassione, reciprocità, individualità, in realtà possano più proficuamente essere utilizzate per definire una vera amicizia, quest'ultima sì indispensabile per una buona vita. Se Prima o poi l'amore arriva, è anche vero che L'amore passa - e si usa la stessa canzone «per una nuova relazione» (così ci insegna con umorismo Stefano Benni); a volte poi l'amore semplicemente non accade, a dispetto della propria autostima e del proprio equilibrio - perché l'amore è anche questione di un fortunato abbinamento o perché - come scrive Pier Vittorio Tondelli in Pao Pao «L'amore è come un dono degli dei che si muove sulle ali del vento sempre inafferrabile e sempre inseguito; l'amore non è mai là dove lo cerchiamo e vola via da dove lo crediamo. Proprio per questo e dell'amore e degli dei dobbiamo imparare a fare senza».
L'amore è probabilmente una delle esperienze umane più complesse e difficili da chiarire a noi stessi perché - in questa dimensione - avviene il riconoscimento del mistero dell'Alterità. 

Testo di Stefania Marengo (Biblioteche civiche torinesi)

Chi vuole seguire le piste letterarie fornite da Marta Perego può consultare il carosello a fondo pagina con le copertine dei testi da lei consigliati, e presenti nel catalogo BCT, perché - come lei stessa scrive - il suo libro «contiene molti libri».

La registrazione dell'incontro con Marta Perego è avvenuta a cura delle Biblioteche civiche torinesi. Il video è stato pubblicato sul canale YouTube delle BCT. L'evento si è svolto in collaborazione con Libreria Gulliver

Sull'amore: i libri suggeriti da Marta Perego e presenti nel catalogo BCT

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