Ordinamento delle raccolte e cataloghi in Biblioteca civica. Direttore Enrico Mussa (1909-1926)

Lo stabilimento Fiat Lingotto, inaugurato nel 1923

Premessa

In questa scheda e nelle schede a essa collegate verranno esaminate le fonti documentarie più significative (a esclusione dei regolamenti che saranno trattati in una scheda dedicata) aventi per oggetto, fra l'altro, l’ordinamento delle raccolte e i cataloghi della Biblioteca civica, che saranno considerati dal punto di vista della loro evoluzione storica: dal febbraio 1869, anno di inaugurazione della biblioteca, al 1959, anno che precede il trasferimento dalla sede temporanea di Palazzo Carignano al nuovo edificio di via della Cittadella.

L'esposizione di una vicenda così complessa e relativa a un arco cronologico molto esteso (circa novant’anni) verrà svolta in cinque schede di approfondimento:

1. Ordinamento delle raccolte e cataloghi in Biblioteca civica. Giuseppe Pomba (1869)
2. Ordinamento delle raccolte e cataloghi in Biblioteca civica. Direttore Daniele Sassi (1873-1904)

3. Ordinamento delle raccolte e cataloghi in Biblioteca civica. Direttore Enrico Mussa (1909-1926)
4. Ordinamento delle raccolte e cataloghi in Biblioteca civica. Direttore Luigi Màdaro (1926-1948)
5. Ordinamento delle raccolte e cataloghi in Biblioteca civica. Direttore Enzo Bottasso (1951-1972)

Presentiamo in questa scheda alcuni brani tratti da due testi (del 1911 e del 1924) di Enrico Mussa, direttore della Biblioteca dal 1909.

La Biblioteca civica nel 1911

Nell’opuscolo La Biblioteca civica di Torino: cenni illustrativi, l’autore elenca i cataloghi della biblioteca:

1. - Il catalogo topografico o registro inventario che contiene la descrizione delle opere nell’ordine preciso in cui sono allogate nelle sale, negli scaffali e nei palchetti.
2. - Il catalogo generale per ordine alfabetico degli autori.
3. - Il catalogo generale per voci (comprendente oltre 1600 voci).
4. - Il catalogo biografico, formato da oltre 10.000 schedine ordinate alfabeticamente in cui sono annotati richiami bibliografici, riflettenti le persone, desunti dallo spoglio dei libri, opuscoli e giornali.
5. - Il catalogo speciale delle opere concernenti «Le antiche provincie». (VOLUMI CONTENENTI RICHIAMI BIBLIOGRAFICI RIFLETTENTI TORINO E GLI ALTRI COMUNI DEL PIEMONTE)
6. - Il catalogo speciale delle opere concernenti la «Città di Torino» (VOLUMI CONTENENTI RICHIAMI BIBLIOGRAFICI RIFLETTENTI TORINO E GLI ALTRI COMUNI DEL PIEMONTE)
7. - Il catalogo speciale delle pubblicazioni concernenti la «Casa di Savoia», che è un indice dei Principi coll’indicazione delle opere possedute che a ciascuno di essi si riferiscono.
8. - Il catalogo-inventario della collezione «Bodoni».
9. - Il catalogo inventario degli autografi.
10. - Il catalogo dei manuali «Hoepli».

L’assessore senatore Chironi autorizzava, a complemento di questi cataloghi, la formazione di un catalogo minutissimo per la pronta ricerca dei soggetti di arte applicata distinti per motivo decorativo e per stili, destinato specialmente alle classi professionali.
È pure iniziato il catalogo iconografico dei ritratti di persone riportati nelle opere possedute dalla biblioteca.

L'autore lamenta l'assenza di un catalogo a stampa. Non esiste catalogo generale a stampa. Nel 1879 [in realtà nel 1869] venne stampato il catalogo dei libri di scienza ed arte e nel 1887 quello della importantissima raccolta Parrini. In passato però, per il corso di alcuni anni, si pubblicò un bollettino annuale delle nuove accessioni distinte per gruppi di materie. Recentemente però, riconoscendosi l’importanza della pubblicazione dei cataloghi, venne autorizzata per intanto quella nuova sezione Teatro e delle opere d’arte applicata (in corso di pubblicazione).

Il Bollettino delle nuove accessioni. Ogni giorno a cura della Direzione si affigge in luogo evidente nella galleria di distribuzione un bollettino dei libri man mano che questi vengono schedati e posti a disposizione dei lettori: tale mezzo, che mira sempre più ad avvicinare il libro al lettore, ha già dato pratici risultati.

Gli spogli. L’Ufficio giornalmente procede allo spoglio dei periodici ed, in quanto occorra, dei volumi od opuscoli, per mettere in evidenza taluni elementi bibliografici che altrimenti andrebbero ignorati, compilando apposite schede di richiamo ed avendo specialissimo riguardo a tutto quanto riflette la Città di Torino, le regioni del Piemonte e la biografia in genere.

La galleria di distribuzione. Dietro al Banco di distribuzione ed a comoda portata di mano dei distributori sono classificati i libri di continua e costante richiesta (circa 2000): di questi sono posti in libera consultazione i rispettivi cataloghi sintetici (estratti dal catalogo generale), distinti per materia, per la maggior comodità del pubblico.

La Biblioteca civica nel 1924

Nel 1924 Mussa pubblica un opuscolo dal titolo Biblioteca civica: cenni illustrativi.

Di seguito i brani relativi ai cataloghi e all’ordinamento della biblioteca, tratti dai vari capitoli in cui è divisa l’opera.

Nel capitolo II l’autore affronta il tema della Fisionomia generale della Biblioteca.
La Biblioteca Civica, originariamente sorta coll’oggetto principale di favorire lo studio delle scienze applicate alle arti ed alle industrie e d’offrire cognizioni utili alla classe operaia, fin dall’inizio subito ampliò la sua sfera d’azione assumendo un carattere di sagace eclettismo.

Questo eclettismo non fa però della Civica un duplicato della Biblioteca Nazionale Universitaria, ma risponde in realtà ad un particolare atteggiamento delle esigenze della moderna cultura di una grande città. Essa da un lato continua le tradizioni iniziali di soddisfare i bisogni della cultura professionale (tecnologia ed arte applicata)e dall’altro offre ampio materiale di cultura generale. L’autore chiarisce ulteriormente in nota quanto esposto: Le causali della fondazione accennano ai cittadini che professano arti e mestieri come a scopo diretto, non esclusivo, ed è evidente che le arti e mestieri abbracciano una cerchia così vasta di cognizioni da rendere necessario l’eclettismo a differenza del tecnicismo. Ma anche nel suo sviluppo la Biblioteca ha conservato un carattere suo proprio e la copiosa raccolta di opere d’arte e l’aula apposita per i disegnatori sono una prova che agli studiosi dell’arte e dell’industria ha sempre avuto uno speciale riguardo.

Questo suo duplice carattere di Biblioteca professionale e di cultura generale non impedì la formazione simultanea di talune Specialità a tutto vantaggio della cittadinanza ed a lustro della Biblioteca stessa.
E così specialmente in questi ultimi anni la Biblioteca perseguì il suo programma di individualizzare sempre meglio le Sezioni che effettivamente erano venute profilandosi appunto in armonia col suo carattere eclettico.

La funzione della nostra biblioteca si esplica sviluppando come infra le sue raccolte:
1. - Sezione di
Cultura generale (scienze, lettere, filosofia, sociologia,diritto, storia generale, geografia, ecc.).
2. -       id.        
Letteratura amena.
3. -       id.         Risorgimento.

4. -       id.         Giobertiana.
5. -       id.         Teatro (Storia, Critica, Testi, Melodrammi, ecc. ).
6. -       id.         Torino - Piemonte - Casa Savoia.
7. -       id.         Dialetto piemontese.
8. -       id.         Musicale (Storia, Critica, Dottrina musicale).
9. -       id.         d’Arte (Storia dell’arte, arte pura ed arte applicata).
10. -     id.         Tecnologia (Scienze applicate).
11. -     id.         Bodoniana.
12. -     id.         Bibliografia.
13. -     id.         Manoscritti (Autografi).
14. -     id.         Pubblicazioni Ufficiali (Leggi e decreti – Pubblicazioni dei Ministeri, Atti Parlamentari, ecc.).

Alcune di queste sezioni già vennero concentrate in apposite scaffalature: per le altre non è stato ancora possibile assumere tale provvedimento per deficienza di locali. Certo, però, in un riordinamento della Biblioteca, questa individualizzazione concreta ed effettiva potrà essere attuata per quel che riguarda la materiale collocazione delle opere in modo organico, a tutto vantaggio dell’assetto tecnico della suppellettile libraria, a tutto profitto della rapidità e praticità del servizio.

Nel capitolo V (Uso pubblico) l’autore descrive la galleria di distribuzione. Dietro il Banco di distribuzione ed a comoda portata di mano dei distributori sono classificati i libri di continua costante richiesta (circa 2000) […] Di questi libri sono posti in libera consultazione ai lettori i rispettivi cataloghi sintetici (semplici elenchi colle segnature) distinti per materia per la maggior comodità del pubblico e rapidità di servizio; in questo modo poi certi frequentatori, specialmente fra i giovinetti, si avvezzano alla ricerca delle opere e si famigliarizzano colla consultazione dei cataloghi.

Per quanto riguarda la lettura in sede. Caratteristica della nostra biblioteca è la prontezza nel consegnare i libri ai richiedenti: ciò è in istretto rapporto, fra l’altro, al fatto che si ha un unico catalogo alfabetico generale - e non parecchi come purtroppo si verifica altrove con grande disagio e perdita di tempo - e che si procura di tenere certe opere di più frequente domanda a portata di mano od in scaffalature abbastanza vicine. Dato l’ordinamento attuale della Biblioteca Civica, il lettore non può essere a contatto diretto dello schedario generale alfabetico e d’altronde certe categorie di lettori preferiscono essere serviti direttamente dai distributori anziché far essi stessi le ricerche bibliografiche che loro occorrono.

Sulla Pubblicazione a stampa dei cataloghi. È nelle tradizioni di questa Biblioteca la stampa di cataloghi del materiale posseduto; infatti nello stesso anno di apertura al pubblico (1869) si pubblicava, sotto gli auspici del Pomba, un primo catalogo di 142 pagine per le opere di scienze varie ed arti. Per parecchi anni consecutivi venne pubblicato con la stampa un Bollettino annuale delle nuove accessioni distinto per materie, ed ultimamente, negli anni precedenti la guerra, si pubblicarono colla stampa i cataloghi di alcune sezioni, che, nell’interesse degli studiosi, sono posti in libera vendita ai prezzi minimi seguenti:

Catalogo Sezione Teatro – Storia Critica   .   .   .   .   .   L. 0,50
      “              “      Teatro – Testi    .   .   .   .   .   .   .   .   L. 1,50
      “              “       d’Arte   .   .   .   .   .   .   .   .   .   .   .   L. 1,50

      “              “       Risorgimento .   .  .   .   .   .   .   .   .   L. 3 -

È pronto per l’aggiornamento, mediante la pubblicazione di supplementi, certo molto notevoli, dei cataloghi già stampati, nonché per il catalogo della Sezione Torino e della Sezione Giobertiana

Nel capitolo VII (Patrimonio) l'autore accenna agli inventari. La Direzione tiene il Registro d’ingresso con le solite indicazioni e gli Inventari topografici che recono le prescritte indicazioni bibliografiche.

Nel capitolo VIII (Ordinamento della suppellettile libraria) Mussa descrive lo Schedario generale, cioè il catalogo alfabetico. Lo schedario generale alfabetico è formato da cartoline di grandezza cm. 18 per 13, mobili e cioè non bucati in calce per esser riunite da una spina metallica che ne assicuri il costante ordine. È molto incomodo per varie ragioni, ma è allo studio la sua riforma. In massima già la Biblioteca segue i criteri generali adottati dalle norme emanate dal Ministero dell’Istruzione e quando si addiverrà al riordinamento generale di tutta la suppellettile si procederà pure ad una riforma completa dello schedario [e] ad una revisione integrale anche della compilazione delle schede per uniformarle in quanto possa ancora occorrere alle predette norme (1).
(1) Ministero della Pubblica Istruzione: Regole per la compilazione del Catalogo alfabetico, Roma, 1922
.

Nello stesso capitolo si descrive anche l’altro catalogo, il catalogo sistematico: A fianco del catalogo generale alfabetico, la Biblioteca possiede un catalogo a registri diviso per materie e questo si dà in libera consultazione ai richiedenti. Questo catalogo sebbene abbia un carattere empirico perché basato su una classificazione aprioristica che non sempre consente di inquadrare una data opera nelle categorie prestabilite - tuttavia rende grandissimi servigi sia al servizio distribuzione sia al pubblico.

Esso contempla 571 voci sotto le quali si registrano cronologicamente le opere (o gli spogli) a misura del loro ingresso in biblioteca: questa modalità ha il pregio di indicare allo studioso le ultime opere pervenute che nel maggior numero dei casi sono anche le ultime pubblicate e quindi di più immediato interesse.

È però allo studio la riforma di tale catalogo con la compilazione di un catalogo Reale e cioè a soggetti a cartoline mobili che offrono indubbiamente grandissimi vantaggi: e ciò si farà in un prossimo ordinamento generale

Nello stesso capitolo si parla dei Repertori speciali: La Direzione ha speciale cura di tenere un repertorio Bio-Iconografico a schedine mobili, sulle quali si trascrivono non solo le indicazioni bibliografiche delle singole opere man mano che vengono catalogate, ma anche gli spogli dei giornali quotidiani e di periodici in genere, per quanto riguarda la biografia di persone e l’opera loro indicandovi pure i ritratti.
Parimenti viene tenuto in corrente il Repertorio soggetti d’arte (vedasi sezione dell’arte) e quello dei soggetti della letteratura teatrale (vedasi Sezione Teatro).

Gli spogli. La Direzione ha sempre cura di eseguire gli spogli dei periodici ed, in quanto occorra, dei volumi ed opuscoli - giornalmente man mano che [il] materiale viene catalogato - per mettere in evidenza taluni elementi bibliografici che altrimenti andrebbero ignorati, compilando apposite schede di richiamo ed avendo per specialissimo riguardo a tutto quanto riflette la città di Torino, le regioni del Piemonte e la biografia in genere.

Infine, ultimo argomento trattato nel capitolo VIII, vengono descritte le Raccolte speciali. Non per ragioni di contenuto ma piuttosto per motivi d’indole tecnica e cioè per comodità di ricerca o di servizio, o avuto riguardo per le forme estrinseche od alla peculiare natura di certe opere, sono costituiti alcuni riparti speciali aventi una facies a sé come infra:

Collezioni
Manuali Hoepli

Edizioni vecchie
Raccolte Reclam e Tauchnitz
Raccolta Diamante
Raccolta le Monnier
Ragruppamenti

E così pure i Periodici anche questo riparto sarà provveduto d’un catalogo repertorio speciale.

Per approfondire

Per il approfondire l’argomento si consulti la bibliografia sulla Biblioteca civica.

 

Testo di Gianfranco Bussetti (Ufficio Studi locali)